La postura nella comunicazione non verbale: analisi e consigli utili

La nostra postura parla di noi e per noi. È davvero interessante quanto quella che per tanti è considerata solo la posizione che adottiamo, in realtà assuma davvero una importanza fondamentale nell’ambito della comunicazione non verbale.

La postura si distingue in eretta, da seduto e rannicchiata o in ginocchio. L’atteggiamento che noi assumiamo attraverso il semplice gesto di una mano, e la posizione delle gambe è un chiaro segnale che mandiamo al nostro interlocutore. Ovviamente sappiamo che ci sono delle regole per mantenere una postura corretta per la saluta della nostra schiena, quindi ci troveremo ad assumere una posizione quando siamo in piedi, una quando ci sediamo, una quando camminiamo o corriamo per fare sport. La comunicazione non verbale si affianca a queste regole e rende i nostri gesti e le nostre posizioni uno strumento comunicativo. Conoscere questi concetti aiuterà noi a trasmettere il giusto messaggio e a non essere fraintesi.

postura durante una riunione di lavoro

Il linguaggio delle gambe e dei piedi

Per l’analisi del linguaggio corporeo fondamentale è la posizione dei nostri arti inferiori. Le gambe possono indicare se una persona sta bene, se è annoiata e se è attenta durante la conversazione. Possiamo tenere le gambe vicine o scostate, avvinghiate o sovrapposte ed accavalcarle se siamo seduti.

Lo stare in piedi in posizione eretta durante una conversazione è decisamente un segnale di sicurezza ostentata, invece se si tende a piegarsi su sé stessi è sinonimo di insicurezza. Se ci troviamo di fronte ad una persona che sta in piedi senza l’ausilio di nessun appoggio, quella persona si può supporre sia davvero sicura di sé, aperta e franca non solo nei confronti dei suoi simili, ma nei confronti del mondo intero.

Il linguaggio di braccia, mani e testa

È luogo comune l’affermare che noi Italiani tendiamo a farci comprendere grazie e soprattutto ai gesti di mani e braccia. Con le mani siamo in grado di comunicare con chiunque non parli la nostra lingua, questo è inopinabile, ma ciò non toglie che la comunicazione attraverso le braccia e le mani abbia anche la sua notevole valenza psicologica.

postura insegnante

Quando utilizziamo braccia e mani , spesso, usiamo anche altre parti del corpo in maniera più o meno consapevole. Incrociare le braccia è sinonimo di chiusura. Qualora, poi, vengano chiuse anche le gambe allora ci troviamo di fronte ad un atteggiamento quasi minaccioso. Le braccia completamente chiuse oltre alla chiusura possono indicare anche grande insicurezza. Le mani chiuse a pugno indicano un atteggiamento minaccioso, a volte anche aggressivo.

La posizione della testa nel linguaggio non verbale è la più importante. Attorcigliarsi i capelli, per esempio, tipico gesto femminile, indica una situazione di relax, piacere ed interesse verso l’interlocutore. Se, invece, la donna si tira i capelli con forza, allora in quel caso ci troviamo di fronte ad un chiaro segnale di stress. Ma anche l’uomo manda con le mani il suo messaggio: se si liscia la barba, infatti, significa che prova un reale interesse verso quello che sta ascoltando.

Possiamo comunicare anche con il mento, se lo si dovesse poggiare sul palmo stiamo trasmettendo attenzione ed interesse, ma nel momento in cui si cambia l’espressione facciale stiamo indicando noia e disinteresse.

Consigli

Ciò che si evince da questo discorso è quanto il linguaggio del corpo sia fondamentale quando vogliamo trasmettere un messaggio a un interlocutore.

È importante notare che la postura del corpo nella sua totalità rappresenta una forma di interazione più complessa di quella di un singolo gesto e solo se assumiamo quella adatta alla situazione in cui ci troviamo possiamo affermare con certezza di essere in perfetta relazione con l’altro.

Quando siamo a tavola, quando svolgiamo una lezione o semplicemente quando prendiamo il sole, l’attenzione che dobbiamo dare a come ci muoviamo è fondamentale. Dalla nostra postura corretta si evidenziano sentimenti che altrimenti non potrebbero essere evidenziati perché essa esprime più di tante parole.

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